giudici e governi
negli USA molti giudici sono eletti e hanno quindi una chiarissima connotazione politica
il procuratore Starr, prosecutor del presidente Clinton, era dichiaratamente repubblicano, senza che ciò inficiasse in alcun modo, verso l’opinione pubblica e lo stesso inquisito, la sua inchiesta
ora un’altro giudice, la signora Gladys Kessler (probabilmente democratica, ma nessuno lo dice) sta mettendo in croce l’attuale amministrazione repubblicana, sia per la vicenda Enron, sia per quella degli arresti “segreti” post 11 settembre
alcune sue illuminanti dichiarazioni in aula:
all’avvocato del vice presidente Cheney che rifiutava di consegnare i verbali della commissione energia presso la Casa Bianca:
«Ah, quindi lei avvocato mi sta dicendo che il tribunale deve credere al governo sulla parola, che nella nostra giustizia la Casa Bianca può permettersi di scegliersi che cosa e a chi dirlo? Ma dove crede di essere?»
e al ministro della Giustizia, che rifiuta di consegnare l’elenco degli arrestati nelle indagini sul terrorismo:
«il primo dovere della magistratura deve essere quello di garantire che il nostro governo operi sempre entro i limiti stabiliti dalla legge e dalla Costituzione che distinguono una democrazia da una dittatura. Indubbiamente il pubblico interesse a conoscere l’identità degli arrestati e dei detenuti è essenziale per verificare se il governo sta agendo entro i limiti stabiliti dalla legge.»
certo, gli Usa sono notoriamente uno stato giustizialista, forcaiolo e soprattutto comunista