avvisi di garanzia
uno fa molto scalpore, quello a Pecorella per “favoreggiamento” del suo cliente Zorzi, apriti cielo e bocche:
Pecorella: «È una trappola. Ci stiamo avvicinando alla ripresa dei lavori di settembre e il solo fatto di aver reso nota la notizia, sempre che essa sia vera, è significativo»
Bondi: «saldatura, non solo ideologica, ma anche operativa, tra una parte della magistratura e un fronte politico»
Giovanardi: «l´iniziativa della procura di Brescia […] e la richiesta di dimissioni dello stesso da presidente della commissione Giustizia […] confermano come ancora una volta iniziative giudiziarie vengano utilizzate per tentare di destabilizzare la situazione politica del nostro Paese».
l’altro affatto, quello del procuratore di Modica all’equipaggio del peschereccio “Cicho” che, nella notte tra domenica e lunedì, hanno condotto in salvo 151 extracomunitari naufragati a largo delle coste siciliane, per “favoreggiamento all’emigrazione clandestina”
e pensare che il primo, quello che sarebbe “politicamente scorretto”, nasce come “atto dovuto” dopo le dichiarazioni di un pentito sulla cui attendibilità si dovrà certo indagare, ma che non può nemmeno essere ignorato, mentre il secondo nasce al momento solamente da un’ipotesi investigativa del procuratore, magari lecita, ma certo non atto dovuto
l’unico aspetto divertente della faccenda è che quello a Pecorella, riguardando la strage di Piazza della Loggia, proviene dalla procura presso il Tribunale di Brescia, lo stesso presso il quale ha chiesto, per “leggittima suspicione”, il trasferimento del processo di Milano nel quale è difensore di B.: magari in quel Tribunale, dai e dai, qualcuno si è stufato di essere considerato “malleabile”