[legittimo sospetto giorno per giorno]
il giudice Carfì, presidente del collegio giudicante al processo contro B. e Previti, ha dichiarato che il collegio medesimo non emetterà sentenza prima della pronuncia della Corte Costituzionale: un atto tanto più garantista e rispettoso in quanto non “necessario”, da parte di un giudice che si pretende “rosso” e fazioso
tuttavia il giudice un accenno stancamente polemico se l’è permesso, affermando che se poi fosse approvata la Cirami, a quella sentenza non si arriverà comunque mai
qualcuno pensa: adesso alla Camera la cdl allenterà la presa, concederà tempo alla discussione? sbagliato, perchè gli interessati non solo non vogliono, com’è ovvio, la sentenza, ma nemmeno possono tollerare l’argomentata requisitoria del pubblico ministero che renderebbe evidente come le prove (esaustive o no sarebbe compito dei giudici stabilire) che giustificano il processo esistono e non vi è stata alcuna persecuzione