sovversione?
il blitz che ha portato ieri all’arresto di 20 “disobbedienti” per “Cospirazione politica mediante associazione, al fine di turbare l’esercizio delle funzioni del governo, effettuare propaganda sovversiva, sovvertire violentemente l’ordinamento economico costituito nello Stato” completa, purtroppo solo per ora, il cerchio di una strategia esplicitata per la prima volta a Napoli, poi a Genova, di criminalizzazione del dissenso politico extraparlamentare fino a ieri, grazie alla presenza dei media indipendenti, scarsamente efficace
quanto successo ieri, nato nel chiuso di questure e tribunali, può cambiare completamente la situazione e se lo si legge come io faccio, magari con un briciolo di paranoia, insieme alle notizie, ad esempio, delle indagini contro Mascia e Bernardini o della task force telematica che starebbe monitorando e indagando “tutti” i siti dell’area antigovernativa, il quadro che ne esce ha un sapore amarissimo di deja vu fine anni sessanta che spaventa chi, come me, quegli anni e gli inestricati intrecci fra aree di governo, estremismo di destra, servizi come sempre deviati ricorda, insieme ai loro esiti devastanti
la pochezza della classe politica al governo, poi, aggrava non di poco la mia preoccupazione, non dissimile da quella espressa ieri sera da Giuliano Giuliani a Primo Piano, al cui appello mi associo: ai gruppi del dissenso a non cadere nella trappola, a noi che “ricordiamo” a non lasciarli soli
per oggi sono previste mobilitazioni un po’ ovunque: segnalo l’appuntamento di Roma