[archeosatira – i corsivi di Fortebraccio] Mario Melloni su L’Unità, 1974
Tra il segretario democristiano e la sincerità corre un rapporto non oscurato da ombre, egli avversa il fumo perchè respira soltanto verità, è genuino come il Chianti del galletto, sulla spalla destra, come la vera argenteria, porta tatuato un ‘800’, e proprio l’altro giorno, quando ha proposto il cosiddetto patto di legislatura, una delle pensate più chiare e sincere della sua limpida carriera, gli era arrivato fresco fresco il decreto del ministero di Grazia e giustizia, col quale gli viene riconosciuto, a tutti gli effetti, il diritto di chiamarsi d’ora in poi Amintore Fanfani Bugiardi, che è il cognome di una antica famiglia aretina, non estinta, da riportare in onore.
B., che non si piega a legge alcuna, ma piega queste alle proprie necessità, preferisce mutare direttamente il vocabolario, sul quale ormai il suo nome sostituisce il sostantivo “bugiardo”