[mi DISsocio]
a proposito di RAIOT e dello spettacolo di protesta ieri sera all’Auditorium di Roma (meravigliosamente riuscito) Aldo Grasso sul Corriere scrive uno dei pezzi più lividamente cerchiobottisti che mi sia mai capitato di leggere
fatevene da soli un’opinione, io voglio segnalare qui, a memoria della vergogna, questa affermazione: «E’ sufficiente però che l’insensata mannaia della censura si metta in funzione perché l’esercito delle Serene Dandini e delle Ambre Jovinelli risorga dal suo letargo forzato.»
proprio così, al plurale e sprezzantemente, dimenticando che quell’esercito di Serene Dandini e Ambre Jovinelli ha rappresentato la, forse unica, stagione innovativa in Rai dai tempi della “Tv delle ragazze”, qualcosa di impensabile oggi, epoca invece di “Casa Pappalardo“
si dice che alla base di ogni buon critico, in qualsiasi campo delle arti, ci sia l’invidia, ma quando l’invidia trascolora nel più trasparente dei livori il critico squalifica se stesso
ma c’è di peggio: scrive ancora Grasso «Vogliamo almeno che Raitre sia libera di fare quello che vuole? Non è democratico che almeno una rete sia appannaggio dell’opposizione?»
no, Signor Grasso, forse sembrerà a Lei, ma non è questa la democrazia, questo sarebbe solo il “minimo sindacale” di democrazia, è la versione, cerchiobottista e “moderna”, della democrazia