per me che gli anni di piombo li ho vissuti tutti, e in età senziente, quella tremenda stagione ha prodotto inevitabili lasciti e fra questi anche un’umana propensione alla rimozione di quel quotidiano, surreale, stillicidio di sangue, dei piccoli e oscuri “eroi per caso”, sconosciuti magistrati, sconosciuti poliziotti, sconosciuti giornalisti, sconosciute guardie carcerarie, tutti feriti o uccisi solo perchè bersagli facili, come bersagli facili erano D’Antona e Biagi, e con questo anche la rimozione del vero senso di quegli anni, quello da cui presero il nome, che non fu quello delle vicende piu’ eclatanti, il caso Moro per tutti
la punatata di ieri sera di Blu Notte, la prima parte, rimettendo in ordine cronologico fatti, eventi, ricordi col ritmo e la logica di un buon racconto giallo, mi ha dato una salutare scossa
«ecco – ho realizzato – perché nonostante pentimenti, dissociazioni, anni di carcere – e ben inteso, non augurandogliene altri – comunque io non sopporto di sentirli parlare (o di leggerli) quando fanno i “maestri di vita”, anche se cattiva»
solo il silenzio si addice loro, che dimenticare davvero non si può