per capire

la battaglia in Senato sul legittimo sospetto è finita, quella alla Camera comincerà a settembre, i parlamentari del centro-sinistra stanno utilizzando questo periodo per organizzare le prossime mosse, noi possiamo utilizzarlo, oltre che ad organizzarci per la manifestazione del 14 settembre, per capire meglio come e perchè la maggioranza, complice Pera, in Senato l’ha fatta davvero sporca, quali sono le buone (ottime) ragioni dell’opposizione e per essere in grado di valutare in modo autonomo quanto succederà alla Camera

ci aiutano una lettera di Stefano Passigli all’Unità e un articolo di Antrea Manzella su Repubblica

promesse, promesse

Ancora cattive notizie sul fronte economico: da una parte l’ISTAT informa che l’incremento del Pil nel primo e secondo trimestre si è fermato alla metà delle previsioni, già più basse di quelle del governo, e che la produzione indiustriale continua a calare pesantemente, dall’altra la UE, rivedendo al ribasso le sue stima di aumento del Pil nell’unione, accredita al nostro paese l’aumento minore e dichiara tutta la sua preoccupazione per il nostro debito pubblico, percentualmente quasi doppio a quello di quasi tutti gli altri paesi.

Lo so, ci vuole un elefante per ricordare tutte le promesse seminate e i numeri elargiti dal duo B.-Tvemonti in campagna elettorale e dopo. Ma io sono un elefante.

All’aprovazione del Dpef per il 2002, cioè appena dopo le elezioni e la nascita del governo, a chi contestava che il 3,1% di aumento (poi sceso al 2,3 ed ora all’1,3) del Pil per il 2002 fosse un’aspettativa esagerata in quanto superiore alla media prevista per i paesi UE, il “dinamico duo” contrapponeva la specificità del proprio governo, che avrebbe sicuramente garantito, con rutilanti riforme, una performance superiore alla media.

Certo, l’11 settembre non è colpa loro, la frenata dell’economia mondiale neanche, e magari neppure hanno l’intera colpa della frenata interna: come la mettiamo col fatto che produrranno non già la migliore, bensì la peggiore performance di tutta europa?

gratitudine

viene ora ventilata l’ipotesi che Santoro e Sciuscià si spostino su Rai3

continuo a sentirmi ringiovanire: prima il risveglio dell’interesse alla politica (e anche a qualche desueto “ideale”), poi l’indignazione, poi la piazza, il senso di appartenenza, il dibattito di idee, ora, ciliegina sulla torta, Rai3 come unico riferimento sia per l’informazione che per i programmi

che dite, dovrei mostrare gratitudine???? ……..Naaaaaaaaa

avversari

Nel desolato panorama degli pseudo-politici della maggioranza, arroganti, ignoranti, impermeabili a buonsenso, logica e senso delle istituzioni, può diventare indispensabile distinguere. Distinguiamo:

– il ministro Tremaglia: ieri da Marcinel ci ha ricordato che un paese come il nostro, che ha inondato l’europa e il mondo di emigranti, che hanno subito sulla propria pelle miseria e sottosviluppo del paese di origine e razzismo dei paesi ospiti, DEVE avere oggi un approccio all’immigrazione diverso da quello della Bossi-Fini;

– del senatore Fisichella e del “legittimo sospetto” ho già detto qui;

– persino il vecchio Gustavo Belva, partecipando a trasmissioni TV, pur ligio ai dictat, pare un signore garbato e ragionevole (o ragionante), se confrontato con Vito e Schifani

una precisazione, doverosa quanto malinconica: sono tutti esponenti di AN

questioni di stile

le scomposte contumelie del nostro Fenomeno nazionale contro i ministri e i governi che lo hanno preceduto, prima sul presunto “bvuco”, poi via-via ad ogni nuovo fallimento fino all’ultima sulle entrate fiscali non possono non essere confrontate con la compostezza, la serenità e il rigore coi quali uno dei suoi predecessori ha messo mano a una situazione economica, quella sì sull’orlo del collasso, con un debito pubblico stratosferico, un’inflazione più che doppia di quella del resto d’Europa e pochissimo tempo utile per porvi rimedio e guadagnare al nostro paese l’ingresso nell’area dell’euro, obiettivi tutti raggiunti in assenza di qualsiasi contestazione a chi gli aveva consegnato il paese in tali miserevoli condizioni

il suo nome è Carlo Azeglio Ciampi: altre capacità, altri risultati, altro stile

sullo stile del Fenomeno, e non solo, ecco l’articolo di Massimo Giannini su Repubblica

quanto durano le vacanze di Fazio?

il governatore di bankitalia Fazio è (era?) un presenzialista, ci ha inondato di dichiarazioni: quotidiane e catastrofiche durante i governi di centro-sinistra, quotidiane ed entusiaste nei primi mesi del governo B., senza dimenticare le precedenti previsioni sull’impossibilità per l’Italia di agganciare l’euro

poi sempre meno, qualche noterella appena sulle previsioni di crescita inferiori a quelle del Fenomeno, ma senza drammatizzare, e negli ultimi mesi silenzio totale

probabilmente fa vacanze lunghe: data la qualità delle sue performance, non si potrebbe prorogargliele sine die?

appello

contro la vergogna di un avvocato di B., Pecorella, a presiedere la commissione Giustizia alla Camera durante la discussione del ddl Cirami-Carrara, potete firmare l’appello alla decenza dell’Unità

impronte

per una volta, guardiamo il problema da una diversa prospettiva: per attuare il decreto che il governo approverà a settembre sarà necessario dotare Comuni e Prefetture di un computer con una telecamera per la foto da mettere nel documento e un piccolo scanner per le impronte, tecnologia ancora nuova e relativamente costosa

gli imprenditori del settore, sicuramente, ringraziano

bilanci 3

stavolta quello sul gettito fiscale, deludente

il Fenomeno ne incolpa la riforma Visco (Dit e Superdit): ha fatto pericolosi ed esagerati favori alle grandi imprese, tant’è vero che lui provvederà a toglierla di mezzo

inutile chiedere una qualche coerenza, almeno logica, al nostro, ma:

– se la Visco favorisce le grandi imprese, incrementando nel contempo il gettito fiscale (come ha fatto negli anni passati) grazie all’indotto degli investimenti detassati, in che cosa è contraria al programma della cdl?

– se le è stata affiancata la Tremonti-bis, sommandone gli effetti sul gettito fiscale, in cosa ciò non era prevedibile per il ministro in carica? perchè non l’aveva messo nel conto?

insieme a Massimo Riva, ci si chiede cosa ne pensi il presidente di confindustria D’Amato: «Il poveretto ha dato l´anima per sostenere il governo dell´imprenditore Silvio Berlusconi fidando nella reiterata promessa di grandi benefici per le aziende ed ora il ministro dell´Economia gli manda a dire non solo che i più grandi servigi fiscali agli industriali li ha già dati il governo di centrosinistra, ma anche che il centrodestra ritiene necessario abrogarli e in tutta fretta.»

mafia

cerchiamo di non dimenticare, nonostante il (casuale?) silenzio caduto sull’argomento, che il nostro è anche il paese della mafia

ci aiuta il Diario con una delle sue inchieste