pluralismo e censura

a cosa servirebbe un terzo polo televisivo (sempre che si riuscisse ad impedire al suo editore di mettersi in politica)? una piccola lezione potremmo trarla da quanto sta succedendo:

– ieri viene rifiutata la diretta della seduta del Senato di oggi, mentre la Rai sta trasmettendo un’interminabile diretta del Papa in Messico

– oggi La7 annuncia di aver richiesto la diretta e di essere pronta a trasmetterla dalle 12,45, ma di non aver ancora ricevuto l’autorizzazione

– dopo l’annuncio, Baldassarre comunica che “certo, la diretta la trasmetterà la Rai”, ma non si sa ne dove ne quando

– nel frattempo, alle 13,00 il Senatore Cirami fa il suo intervento: com’è ovvio quello che suscita la maggiore bagarre, ma non c’è nessuno che ci permetta di assistere, La7 non è autorizzata e la Rai……della diretta Rai finora nessuna traccia

– Mediaset, che è TV commerciale e non può sprecare ore di palinsesto per un servizio pubblico, le dirette non le ha mai richieste: si limita a trasmettere tutti gli interventi integrali di B. su Rete4

ecco perchè un terzo polo televisivo non c’è, nè, fin che questi stanno al governo, ci sarà

…e non dimentichiamo il resto (2)

continuano le segnalazioni di aziende “visitate” dai carabinieri alla ricerca di liste di iscritti ai sindacati, mentre una sede della CGIL è stata “derubata” di un computer contenente gli elenchi dei delegati sindacali

…e non dimentichiamo il resto

esiste, ed è in mano ai magistrati, un filmato che riprende quasi tutta la catena di comando responsabile del bliz alla Diaz: li riprende tutti insieme e insieme alle molotov “miracolosamente” trovate in due diversi posti, il pomeriggio in una strada di Genova e la notte fra le “armi” sequestrate nel bliz

equilibrismo

se invece volete una lezione di improbabile equilibrismo giornalistico, potete leggere l’articolo di Stefano Folli sul Corsera

giornale, per altro, il cui direttore è stato querelato dai legali/parlamentari Pecorella e Ghedini per l’editoriale di ieri

la spinta della disperazione

non perdete nemmeno una parola dell’articolo di Ezio Mauro: impossibile selezionare, come sempre faccio, una citazione più significativa delle altre

scelgo quindi un paragrafo, solo perchè pone in evidenza un’aspetto della vicenda berlusconiana che ho fin qui trascurato:

«Stupisce che altri ripropongano davanti a queste forzature di sospendere ogni giudizio penale per il presidente del Consiglio finché è in carica, istituzionalizzando la sua diversità dagli altri cittadini. Un esito che Berlusconi cerca disperatamente e che tuttavia non potrebbe accettare, perché il suo socio oscuro, Cesare Previti, lo tiene stretto con ogni evidenza in una morsa mortale, che gli impedirà sempre e comunque di salvarsi da solo.»

[off-topic] c’e’ anche in ballo l’ipotesi che ugo beretta divenga ambasciatore negli usa. l’ipotesi e’ assolutamente coerente con la nuova linea di condotta che giorni fa berluz ha indicato ai diplomatici italiani in giro per il mondo: divenire promoter del made in italy, esportare il brand e rafforzarlo.

sorvoliamo sull’equazione governo=stato per la confutazione della quale e’ sufficiente un sussidiario delle medie, e anche su quella stato=azienda per la quale basta il buon senso.

sorvoliamo anche sull’idea di un industriale che ci rappresenti diplomaticamente all’estero -quante volte e’ stato fatto il nome di Agnelli nello stesso senso?-

sorvoliamo sul fatto che il cavaliere del lavoro Beretta esporti il suo prodotto -pistole- ovunque e ovviamente negli usa, e che bush sia stato appoggiato alle elezioni sopratutto dalle lobby delle armi

(sorvoliamo pateticamente sull’incontro di maggio a pratica di mare, berluz regista impagabile, millantato per l’accordo sul disarmo quando si intedeva il disarmo della tecnologia obsoleta: butto il missilotto di cinque anni fa e intanto mi compro un razzo-laser-megatonico che mi rendera’ imperatore della galassia)

sorvoliamo su tutto e diciamo che negli usa le nomine dei diplomatici vengono pronunciate dal presidente, ma sono destinate a passare al vaglio del senato.

in italia invece il presidente del consiglio designa e il ministro degli esteri puo’ interloquire.

appunto.

ps sull’interim. che cosa aspetta? che finiscano le ferie o che inizi la benedetta guerra all’iraq e possa finalmente indossare le vesti del prode condottiero? [/off-topic]

[ps di melba: più che un off-topic, un editoriale]

nuovi comici

Gavino Angius:

«Il senato non può trasformarsi in una succursale dello studio Previti»

«Voi state prendendo in giro gli italiani, non siete una classe dirigente, siete un’altra cosa. Il vostro slogan è questo: la legge è uguale per tutti… e due»

casa delle libertà 4

Pera pro Banana:
oggi il decreto Cirami va in aula senza il parere della commissione nonostante il presidente del Senato avesse garantito che la legge sarebbe arrivata in aula solo se approvata in commissione

casa delle libertà 3

Nania: «ogni cittadino ha diritto ad essere giudicato da un giudice non solo imparziale, ma che sembri anche imparziale»

si potrà mai più tenere un processo per mafia a Palermo? sì, se i giudici saranno disposti a sorridere e stringere la mano agli imputati

casa delle libertà 2

in Senato negata la diretta TV per il dibattito di oggi sul ddl Cirami