Straordinari

la commissione giustizia della camera farà gli straordinari con ben due sedute notturne

si deve licenziare il testo contenente la norma sulla “legittima suspicione” quale motivazione, anche unica, valida ad ottenere la rimessione dei processi ad altra sede prima della chiusura estiva

naturalmente la norma non è “cucita addosso” al premier e ai suoi sodali, come sdegnosamente dichiarano i relatori

infatti è retroattiva e deve essere approvata prima che si giunga a sentenza nei processi di Milano

Non sono un dittatore

Agenzia Adnkronos – B.: «Non sono un dittatore. Questa riforma verrà fuori da una discussione: sarà il Parlamento, sarà l’opposizione insieme alla maggioranza che deciderà tra le due formule. Vale a dire tra il semipresidenzialismo alla francese e il presidenzialismo americano»

e se qualcuno non volesse nè l’uno nè l’altro? come sempre, anche quando pare accomodante, una netta opposizione non è nemmeno presa in considerazione: non è un dittatore, forse un pochino autoreferenziale?

e, dopo il suo affossamento della bicamerale, si aspetta davvero collaborazione dall’opposizione sulle riforme istituzionali?

sacrifici

B. si sacrificherà: farà il Presidente della Repubblica, se prima si farà la riforma presidenzialista dello stato

nessun “forse”, almeno riferito al fatto che gli italiani dovrebbero eleggerlo a tale ruolo

o anche le elezioni ormai rappresentano inutili “lacci e laccioli” esattamente come parlamento, magistratura, istituzioni europee, ecc.?

magari, se ci pensava prima, anzichè far rientrare i Savoia poteva proclamarsi monarca, però assoluto

quei comunisti dell’Economist….

…continuano a prendersela con B. pubblicando una tabella completa dei suoi processi e dei loro esiti e ironizzando pesantemente sulle leggi approvate o approvande per salvarlo da quelli ancora in corso

non potendo pubblicare qui l’originale (l’Economist on line è a pagamento), potete leggere questa sintesi da L’Unità.

….a proposito di mauriziocostanzo

leggo che nessun TG mediaset (io non li seguo, mi basta arrabbiarmi con quelli RAI) ha dato notizia dell’autorevole intervento del Presidente Ciampi su pluralismo dell’informazione e revisionismo storico

vorrebbe per favore mauriziocostanzo tornare in RAI a dirci che a mediaset si è più liberi? stavolta portando le prove: una puntata del mcs dove a B. siano stati contrapposti un po’ di giornalisti non suoi dipendenti o suoi parlamentari ci basterebbe

21 a 5

il ministro Giovanardi, giustificando il voto di fiducia che il governo si appresta a chiedere sul decreto “omnibus” nonostante gli emendamenti più contestati nella stessa maggioranza siano già stati ritirati, ha sostenuto che nel primo anno del governo Prodi la fiducia fu chiesta 21 volte, mentre per questo governo è solo la quinta

è senz’altro vero, il ministro però dimentica che il governo Prodi alla Camera aveva una maggioranza di pochissimi seggi, mentre l’attuale ha 100 seggi di scarto: in queste condizioni, un governo coeso non dovrebbe mai aver bisogno di ricorrere al voto di fiducia

ma tantè: con la qualità dei nostri media la favoletta del governo e della maggioranza monolitici dovremo continuare a sorbircela lo stesso

revisionismo storico

«Culturalmente, il revisionismo storico è povera cosa […]. Ma ha un grande peso politico, ha aperto la strada alla crisi della democrazia, ha corroso il fondamento morale dello Stato, confuso i suoi valori, favorito il qualunquismo dilagante nel “paese dei balocchi”, la sua ricerca edonistica, la miseria di quella fabbrica culturale che è la televisione.»

da un articolo di Giorgio Bocca.

splendida la sua definizione del ponte sullo stretto

«lo storico congiungimento di due vuoti»

L’altro ieri leggendone sui giornali mi chiedevo un po’ moralisticamente che ci fosse mai andata a fare la mamma-di-cogne al mcs. Qual era la ragione ultima, intendo dire, oltre le solite considerazioni sul circo mediatico (bello eh, e’ una vita che mi chiedevo dove avrei potuto scriverlo), sull’incapacita’ di tenersi per se’ i fatti propri una volta che si sia esposti anche una volta sola alle radiazioni televisive e che ragione c’era di andarsi a sedere sul trono sul quale giusto la settimana prima con eguale evidenza sedeva il presidente del consiglio. Oggi i titoli di repubblica svelano l’arcano: Taormina: assalto ai media, cosi’ ristabiliremo la verita’. Ancora dall’intervista rilasciata ad Antonello Caporale: “[…] una strabiliante invasione mediatica, una copertura totale e assolutamente debordante. abbiamo valutato indifferibile presentarci con la nostra verità (a proposito dell’annuncio della gravidanza) […]”. Ristabilire la verita’, secondo l’esimio giurista gia’ sottosegretario epurato, e’ quindi possibile rilanciando sul palcoscenico mediatico (e due) la vicenda pubblica e personale della signora di cogne al pari di qualsiasi aspirante velina, programmando apparizioni al mcs o da vespa per mostrarci ecografie e prime rughe, stabilire la linea difensiva in base ai sondaggi di opinione e scegliere le date del processo dopo aver studiato i dati auditel. Per il processo, che pure si dovra’ fare, a questo punto non si potra’ che scegliere il tribunale di biscardi.

Paolo Guzzanti

Da anni mi chiedo com’è possibile che il nostro abbia cromosomi in comune con Sabina e Corrado: ieri l’ho scoperto.

Solo una persona dotata di grande senso dell’umorismo (per quanto ben nascosto) avrebbe accettato di presiedere una seriosa commissione parlamentare sulla “patacca” universalmente nota come “Affare Mitrokin”

Segnalazione

Degno di nota un nuovissimo sito di informazione economica, che compie un lodevole sforzo per rendere comprensibile e chiara la materia anche ai non addetti e che tratta argomenti di assoluta attualità come Dpef, art. 18, patto per l’italia, cartolarizzazioni, ecc.

Si tratta di La Voce